Centralina elettrofisica per l’umidità di risalita
Funziona? Certo ma ha dei limiti, non prevedono un installazione fai da te, ma tecnici competenti e sinceri, anche se alcune aziende sostengono che funzionino controterra non bisogna fidarsi. (prosciugamento dei muri fuori terra tramite impulsi elettromagnetici)
La centralina elettrofisica per l’umidità di risalita o dispositivo “anti umidità”, funziona ma non è miracolosa, gli intonaci vanno comunque risanati poiché il dispositivo elimina in parte l’acqua ma non i sali.
Queste centraline vengono utilizzate in presenza di umidità di risalita, soprattutto quando non si può o non si vuole intervenire in nessun modo sulle pareti ammalorate, come ad esempio nel caso di pareti affrescate, pareti in marmo o in mattoni a vista con fughe inferiori ai 5 mm.
La centralina elettrofisica per l’umidità di risalita in esame deve essere collegata perennemente all’impianto elettrico, in quanto funziona per induzione elettromagnetica.
Ossia, tramite un impulso viene generato un debole segnale elettromagnetico, che si trasmette nei muri grazie alle forze elettrostatiche, presenti nel percorso capillare dell’acqua, così “rompendo” la forza di coesione dell’acqua stessa, permettendo la naturale asciugatura delle murature, tramite evaporazione.
La centralina va fissata in alto, per poter completare a cascata il suo raggio d’azione, emette da lì un impulso, una mezza onda che va da zero ad un massimo, in questo caso di pochi microtesla, per poi tornare a zero, nel caso dell’onda invece si va da zero al massimo poi a zero, poi si va al minimo sottozero a zero e si ricomincia.
Le centraline di funzionano in multi frequenza, emettendo impulsi di diversa intensità in successione, per poter spezzare quanti più cluster (grappoli) di molecole d’acqua possibile.
La muratura viene quindi caricata positivamente e le molecole d’acqua, per la loro bipolarità, vengono alterate nella loro struttura di legame, ciò non significa che cominciano a scendere ma che semplicemente la loro risalita viene arrestata, infatti occorre ricordare che, nei terreni umidi, l’acqua non tornerà mai verso il basso ma, per il principio di osmosi, l’acqua si sposta sempre dove c’è una concentrazione di essa minore, o evapora. Occorrerà quindi aspettare tempo perché l’acqua evapori dalle murature.
L’impulso elettrico viene trasmesso all’interno delle murature e di conseguenza nel liquido; si potrebbe dire che le molecole d’acqua si trasmettono l’ordine in successione, ovvero una dopo l’altra cominciano ad oscillare più volte.
Secondo il primo produttore, in ordine cronologico, l’oscillamento dovuto alle frequenze elettromagnetiche fa sì che si allarghi l’angolo di unione tra l’atomo di ossigeno in mezzo ai due di idrogeno, andando da 104⁰ a 109⁰.
Cosa un pò tutta da verificare sul lato pratico, ma indubbiamente reale nei risultati pratici.
Alcune ipotesi arroganti sostengono che in questo modo l’acqua si dimentichi di essere acqua e perda tutte le sue proprietà, altri invece sostengono che l’acqua “inverte” la propria polarità, entrambe le ipotesi sono assurde, infatti non si può alterare una composizione molecolare agendo su un supporto, il cedimento della coesione è invece la risposta più logica che giustifica l’arresto della risalita e la lenta asciugatura.
Quanto tempo impiegano i dispositivi anti-umidità per asciugare il muro?
Nell’arco di qualche mese l’acqua non risale più, generalmente si parla di sei-dodici mesi per arrestare la risalita e 2-6 anni per asciugare il muro, ma è difficile calcolarlo, se ad esempio il muroda risanare è interno o di spina, intonacato in cemento oppure se le fughe sono cementizie: potrebbe non asciugarsi mai, per l’impermeabilità del cemento.
Centralina elettrofisica alimentata ad emissione di impulsi elettromagnetici
Altro ostacolo sono i sali in soluzione, occupano spazio, intasando i pori e per la propria carica positiva o negativa possono rallentare se non arrestare la diffusione della polarizzazione, infine per igroscopia (capacità di una sostanza di assorbire le molecole d’acqua presenti nell’ambiente circostante) possono trattenere l’acqua impedendole di migrare verso l’esterno ed evaporare,. Un’azienda produttrice, con grande onestà, ha dichiarato che la propria centralina non garantisce l’asciugatura dei muri ove sia presente una concentrazione di sali superiore al 5%.
Con che principio funzionano le centraline elettrofisiche?
Il “danno” causato dall’impulso elettrico all’acqua, al fine di bloccare la risalita è sostanzialmente la perdita della forza di coesione con abbassamento di tensione al vapore, fenomeno che avviene mediante la rottura dei cluster. Il cluster, in inglese “grappolo”, è un insieme di molecole d’acqua che non appena vengono a contatto tra loro, tendono a disporsi nella forma geometrica del tetraedo, determinando la forza di coesione dell’acqua. Per la sua natura chimica questo grappolo di molecole d’acqua è influenzabile da: calore, temperatura o da impulsi elettromagnetici. Per via di queste reazioni si generano tutti i processi vitali negli organismi.
La forza di adesione però rimane e, in proporzione a quanto sono larghi i capillari, si può intuire che in un muro di tufo avremo un asciugatura più rapida rispetto un muro in marmo, o a mattoni d’argilla, perché il principio dei vasi comunicanti prevale alla sulla forza della tensione superficiale dell’acqua stessa.
I pregi
- Se siamo di fronte ad una scarsa umidità è possibile che si riesca a deumidificare senza opere murarie, questo però, solo nel caso vi sia una bassa presenza di sali nei muri.
- Se dobbiamo risanare pareti affrescate o luoghi in cui non si può rimuovere gli intonaci .
- Se hai appena ristrutturato casa e compare umidità di risalita si può tentare di risovere il problema senza ulteriori opere, tenendo presente che ci si porta in casa un campo elettromagnetico.
- Sono poco invasive.
- Occorrono solo una presa di corrente e 4 tasselli.
I punti deboli
- É vero che rompono i legami di idrogeno azzerando la coesione dell’acqua, ma se all’interno del muro vi sono dei sali molto igroscopici come il cloruro di calcio quell’acqua rimarrà lì.
- Inutili nei muri in calcestruzzo o in cui è presente molto cemento.
- Inutili nei muri composti da marmi poiché il marmo è un isolante per gli impulsi elettromagnetici.
- Esiste poca chiarezza nel settore; infatti molte case produttrici hanno copiato le centraline della concorrenza dato che la maggioranza delle centraline stesse funzionano nel medesimo modo e, anche se sono in multifrequenza il procedimento è lo stesso; di conseguenza è facile incontrare agenti di vendita che non sanno bene cosa vendono o come funzionano tali strumenti.
- Non danno garanzia di risultato assoluto, o meglio la danno sulla carta ma spesso dopo 3 anni il muro non si asciuga completamente.
- Per controllare se il muro si sta asciugando molti usano le termocamere, ma non sono analisi affidabili .
- Non è ancora chiaro se sono innocue o hanno effetti biologici negativi.
- Non funzionano se il suolo è umido, in muri contro terra o nei seminterrati non impermeabilizzati.
- In presenza di terreni perennemente umidi o strutture con pilastri sommersi non riescono a contrastare la risalita perché troppo forte o veloce.
- Se vi sono molti sali o di varie tipologie possono non avere risultati omogenei sulle pareti.
- Se il loro funzionamento viene interrotto per due settimane la risalita dell’acqua annullerà una deumidificazione che ha richiesto anni.
- Necessitano di essere collegate all’impianto elettrico perennemente come l’elettrosmosi attiva, però l’elettrosmosi possiede un sistema di auto-circuitazione degli elettrodi che le consente di lavorare ugualmente, mentre la centralina elettrofisica no.
- In caso di deumidificazioni parziali di murature non esistono opzioni per migliorarle, ma si può osservare eventuali miglioramenti con la termografia
Cosa non dicono i venditori delle centraline elettrofisiche?
In caso di utilizzo domestico lo strumento va affiancato a prodotti da risanamento.
Durante l’evaporazione i sali migreranno e sarà opportuno estrarli o neutralizzarli,; per le estrazioni vanno bene gli impacchi alla cellulosa modificata, per i quali possono essere necessari più cicli a seconda della quantità di sali presenti, mentre con un buon intonaco deumidificante, realizzato con doppio strato di antisale si dovrebbe, nei casi più lievi, risolvere il problema. Il doppio strato di antisale serve perché durante la posa una parte dei sali migra nel primo strato, bloccandosi.
In entrambi i casi è opportuno specificare che occorre attendere qualche mese dall’accensione della macchina, ovvero aspettare l’arresto della risalita dell’acqua. Nell’ipotesi remota che l’arresto della risalita non avvenga si può estrarre una parte superficiale di sali con un impacco, ovviamente è sarà un tentativo costoso.
Il procedimento corretto:
- Analisi cromatografica dei mattoni per identificare la quantità di sali
- Montaggio centralina se non sono presenti elevate quantità di sali
- Attesa fino all’arresto della risalita dell’acqua nei muri
- Estrazione dei Sali o posa doppio strato di antisale specifico
- Posa intonaci o idrofobizzazione delle murature se richiesto
Bufale sulle centraline elettrofisiche
- La centralina inverte la polarità dell’acqua, FALSO: la centralina polarizza l’acqua, vale a dire che può indirizzare l’orientamento della molecola, in questo caso verso il basso, l’errore dell’affermazioni in esame è grossolano perché l’azione fisica è sul capillare e non sull’acqua, non si ha quindi modo di invertire la polarità dell’acqua, che rimane per sua natura quella che è.
- La centralina si basa sulla causa dell’umidità che è il principio di Helmholtz, FALSO: il principio genera un doppio legame tra le prime file di molecole attaccate al capillare, perché il silicio ama legarsi con l’acqua orfana di un atomo di idrogeno per formare il silanolo. Nel marmo di Carrara il silicio non c’è ma la risalita avviene lo stesso. ASINI (enunciare conoscenze, peraltro errate, solo per impressionare le persone è stupido e presuntuoso)
- Ad asciugatura completa sarà sufficiente tinteggiare, FALSO: se i sali sono ancora presenti nel muro probabilmente ricristallizzeranno più volte al giorno grazie all’umidità relativa o alla traspirazione.
- La centralina contrasta la differenza di potenziale presente nelle murature, FALSO: la differenza di potenziale è una conseguenza causata dalla presenza di acqua nel muro, se un muro è asciutto la differenza di potenziale sarà 0.
- La centralina funziona anche con muri contro terra, FALSO: nel terreno l’acqua si sposta con il principio dei vasi comunicanti e se la parete non è isolata l’acqua può penetrare in un’ora, mentre la centralina che rende l’acqua “evaporabile” dopo sei mesi.
Le centraline elettrofisiche o dispositivi anti-umidità provocano danni alla salute?
Diciamo che di sicuro non si sa nulla, non sono mai stati realizzati studi che dimostrino la loro innocuità per gli organismi viventi, producono comunque un campo elettromagnetico anche se di pochi microtesla, diciamo che lo si può paragonare ad un uso costante di un telefono cellulare.
I limiti richiesti dalla legge vengono rispettati, ma sono limiti che interessano anche l’utilizzo di un televisore o di un tosta pane, strumenti che non rimangono accesi per tutta la loro vita domestica come invece lo sono le centraline.
Prezzi delle centraline elettrofisiche
Il prezzo dipende dal raggio di azione della centralina, considerando che la più piccola ha un raggio d’azione di circa 6 metri lineari, il che vuol dire che può risanare circa 113 mq (raggio x raggio x 3,14), ma ovviamente un’abitazione non è rotonda e difficilmente i muri si trovano proprio al centro, perciò in media si possono risanare 35 mq con il costo della centralina più piccola, alla cifra di 2.600 €, a cui vanno aggiunti i costi per il risanamento degli intonaci.
Garanzia
Se il prodotto non produce risultati A TE soddisfacenti entro 2 anni puoi restituirla e sarai rimborsato, questo è quel che si dice ma nella pratica è molto più complesso e diverse aziende ti potranno far firmare contratti a prova di rimborso.
Funzionano Technoumido Ecodry Genié Hydrosecco Kalibradry Aquamat Domodry eccetera?
Certamente funzionano tutti, ma non sono da considerare adatti a tutte le situazioni, vale a dire che funzionano mediamente nel 5% dei casi da me affrontati, e se i venditori vi dicono che sono risolutive nelle strutture in cemento armato o nei piani interrati molto probabilmente rimarrete delusi .
La mia opinione sulle deumidificazioni elettrofisiche
Dati alla mano, non si può negare che queste centraline risolvano diversi grattacapi, fino a pochi anni fa difficilmente risolvibili, e mi riferisco al nostro patrimonio culturale presente nei musei, nei monumenti affrescati e nelle chiese. I risultati ottenibili e i limiti sono ormai noti ai tecnici più qualificati.
A mio avviso, occorre realizzare al più presto due cose molto importanti:
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- Deve essere eseguito uno studio super partes, per verificare se per il corpo umano e dannoso l’esposizione prolungata a queste centraline, fino ora sono disponibili soltanto dichiarazioni dei produttori e, come descritto in precedenza, si limitano a dichiarare che rispettano il massimo inquinamento elettromagnetico consentito dalla legge.
- Devono essere esposte con più chiarezza dai produttori le caratteristiche di ciascuna centralina , non è ammissibile che si dichiari su alcuni brevetti la capacità della centralina di invertire la polarità dell’acqua, tanto meno con un impulso da 0,15 MicroTesla.
Molte hanno fornito risultati eccezionali, mentre altre non hanno portato alcun miglioramento, non si può permettere che la scarsa qualità di alcuni prodotti possa aumentare lo scetticismo già presente.
Contatti:
telefono cellulare 339 3019199
email info@dsdeumidificazioni.it
Ecco finalmente una descrizione accurata e spiegata in maniera facile da capire.
Pubblicherai un articolo esclusivamente fatto sui dispositivi non alimentati?
Si lo pubblicherò, è nei miei interessi da molto tempo, però al contrario delle centraline è più difficile trovare dei dati sul quale basarsi per poter fornire informazioni corrette.
Ti faccio un esempio, nel 2014 chiesi alla società Aquapol un incontro con un tecnico, loro dal centralino mi fecero chiamare da un certo Jader Gnoato il qualedovrebbe essere il responsabile vendite per il nord Italia, allora gli chiesi delle informazioni sul funzionamento di Aquapol, ma mi rispose soltanto dicendo che il funzionamento non era in grado di spiegarmelo poichè si basava su una scienza complessa, dopo 5 minuti ha cominciato a parlarmi degli altri metodi come metodi preistorici e dopo altri 5 minuti mi voleva vendere degli scambiatori d’aria..
Questo per dire che ho trovato un pessimo approccio con un cliente o con probabile tecnico promotore, volevo informazioni e lui mi ha venduto dell’aria.
Tra le varie cose chiesi dove potevo visitare un cantiere prosciugato con successo e lui mi mando a Villa Matteotti a Rovigo, dove “secondo lui” Aquapol aveva prosciugato tutto, in realtà l’anno dopo fu smontato Aquapol per gli scarsi risultati e fu montato un impianto elettrosmotico.
Poi ho chiesto più volte informazioni a quelli della Smeraldo ma qui ancora meno, non mi diedero mai un indirizzo