Quanto tempo resiste la barriera chimica all’umidità di risalita?
La durata nel tempo della barriera chimica dipende dalla sua composizione, in media 10-12 anni, se iniettata nel muro con apposita pompa a pressione, per essere meglio inserita in tutti i pori attorno ai fori, se l’inserimento è ben fatto, osservando tutte le regole di posa che descrivo nel capitolo specifico, si può arrivare anche al 100% di riempimento dei pori.
Mentre se si esegue l’inserimento per caduta, con le apposite sacche collegate ai tubi, si avrà un riscontro visivo minore al momento della lavorazione e non si saprà con certezza se il liquido all’interno ha terminato la sua penetrazione affidata semplicemente alla forza di gravità ed alla capillarità
Supponendo di aver intasato il 100% dei pori con dei monomeri di silani (più molecole di piccola dimensione legate tra loro), in un muro di non oltre 2 teste di larghezza (circa 30 cm) possiamo stare tranquilli fino alla loro cristallizzazione di circa 10-12 anni appunto. Oltre i 30 cm risulta difficile per chiunque poter garantire la riuscita della posa, poiché non sappiamo se all’interno del muro vi sono micro cavillature che possono disperdere il prodotto, oppure spazi vuoti o meno porosi, se poi abbiamo a che fare con dei muri in sasso come nei casali di montagna, fissati con malte di cemento quindi una porosità troppo piccola per i monomeri dovremo trovare altra soluzione.
Un’altra variante è l’altezza a cui viene iniettata la barriera chimica, più la barriera sarà alta, più la risalita impiegherà tempo per farla fuoriuscire al termine del suo ciclo.
Alcune aziende forniscono una garanzia di 20 anni alla propria barriera chimica, utilizzando Metilsiliconato di potassio, francamente sono scettico sulla durata standard in tutte le situazioni, ma la serietà delle aziende serve anche a questo.
